Guida completa al reportage di viaggio

Ottima pubblicazione del National Geographics sulla fotografia di viaggio, scritto da Scott S. Stuckey.

Ho acquistato guida completa al reportage di viaggio del National Geographics senza grandi pretese, principalmente per seguire il consiglio di un amico sulla serie di libri della National geographic che, a suo dire, risultava essere molto interessante.
Devo ammettere che il consiglio è stato davvero azzeccato, in quanto a fine lettura mi sono reso conto di aver un problema che non avevo mai focalizzato. Puoi approfondire la tecnica fotografica fino allo sfinimento, imparare la composizione alla perfezione e leggere tutti i forum del mondo, ma se la fotografia è prima di tutto un mezzo per immortalare i ricordi, servirà a poco scattare immagini perfette senza una storia da raccontare. Questo concetto penso che possa essere il riassunto massimo del libro, il cui scopo è renderci più consapevoli di come andrebbe affrontato un reportage di qualsiasi tipo, a partire dalle vacanze con la famiglia per arrivare ad una vera e propria “vacanza fotografica”.

National Geographics, guida completa al reportage di viaggio

Passiamo ora alla recensione di guida completa al reportage di viaggio. Il libro è scritto in modo molto pratico, con interviste a quindici diversi fotografi specializzati nel reportage di viaggio e correlato da fotografie di ottima qualità. La parte tecnica viene affrontata brevemente solo nel secondo capitolo, ma in modo marginale.
La prima parte del libro tratta la preparazione al viaggio, dove un bravo fotografo si documenta sulla sua destinazione, le opere interessanti da immortalare e stila una lista di scatti che vorrebbe portare a casa. I consigli in questa prima parte si sprecano, a partire da come raccontare una storia con le proprie immagini per finire su come trovare guide autoctone qualificate per aver la certezza delle migliori inquadrature. Il tutto è orientato per chi ama i viaggi avventura, ma è davvero interessante e mi ha fatto sognare di essere una specie di Indiana Jones della fotografia che esplorare luoghi sconosciuti.

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La seconda parte del libro è più pratica, vengono affrontati argomenti quali fotografare la gente ed i bambini di soppiatto, alle feste ed al lavoro. Non mancano molti consigli pratici per imbonire i nostri soggetti, rubare scatti e approfittare di una bella chiacchierata con degli estranei per realizzare fotografie d’effetto. Il sesto capitolo insegna come cogliere lo spirito di una città, compito molto difficile a causa dei troppi soggetti interessanti. Viene consigliato di utilizzare una lista di scatti e non realizzare le solite fotografie banali, provando ad immortalare i monumenti da prospettive alternative o lasciandoli sullo sfondo. Si prosegue con un approfondimento sulla fotografia panoramica, l’utilizzo dei diversi obiettivi per giocare con la prospettiva, come gestire la luce solare e come rendere le nostre inquadrature meno banali con l’inserimento di un soggetto umano. Il libro si conclude con una riflessione sulla corretta conservazione dei file, l’utilizzo di un backup abituale e la condivisione delle immagini tramite social network.

Sicuramente consiglio a chiunque di acquistare guida completa al reportage di viaggio per aprirsi a nuovi punti di vista, mettere in pratica i simpatici esercizi proposti ed entrare nell’ottica del “fotografo di professione”, non dimenticate però di associarlo ad un bel libro sulla tecnica fotografica.

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