L'occhio del fotografo

Un ottimo libro di Michael Freeman, acquisto obbligato per ogni aspirante fotografo.

L'occhio del fotografo è il primo libro di fotografia che ho acquistato e, come tale, ha un grande valore affettivo. Sono molto contento di poter scrivere questa recensione in quanto penso che sia il miglior libro acquistabile per iniziare a parlare consapevolmente di composizione fotografica e processo creativo. Il libro l'occhio del fotografo di Michael Freeman è scritto in maniera molto semplice, scorrevole ed i concetti, specialmente per un neofita, sono interessanti e utili sia a livello teorico che pratico. Il primo capitolo affronta l’inquadratura e tutte le sue sfaccettature, a partire da come riempire il fotogramma, passando per il posizionamento del soggetto e la gestione del ritaglio corretto. Si prosegue con gli elementi della composizione fotografica, tra cui citiamo il contrasto, il bilanciamento ed il ritmo. Non sono questi gli unici argomenti trattati, in questo capitolo infatti Michael Freeman affronta tutte le componenti di una buona composizione e riesce a dare un’ottima visione d’insieme di quello che un fotografo dovrebbe considerare durante l’inquadratura di ogni scatto.

L'occhio del fotografo, di Michael freeman

L’occhio del fotografo prosegue con un capitolo dedicato agli elementi grafici e fotografici, dove si approfondisce ulteriormente la composizione fotografica con il concetto di punti, linee, curve e forme geometriche per creare tensione o equilibrio nella fotografia. In conclusione del capitolo vengono brevemente affrontati l’esposizione ed i tempi per avere un mosso creativo. Proseguendo con la lettura affronteremo i colori, dove un’intera sezione del libro spiega il rapporto cromatico, i colori tenui, le diverse chiavi di luce ed il bianco e nero. Molto interessante e poco trattato (su internet non lo ho mai letto) il rapporto tra i colori per avere una proporzione corretta tra due toni contrastanti.

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Il quinto capitolo cambia tono rispetto ai precedenti e comincia a porre il lettore davanti ad una scelta. Freeman affronta cinque possibilità con domande alle quali risponde con delle fotografie d’esempio. Sono domande fuorvianti e non esiste una vera risposta, in quanto si tratta di dover decidere come gestire uno scatto. Nella domanda convenzionale o originale? chiede al lettore se preferisce affrontare uno scatto in maniera banale o estrosa. In realtà entrambe le soluzioni sono corrette, ma il concetto che traspare è la necessità di una consapevolezza prima di decidere come inquadrare una scena. Questa sezione mi è piaciuta molto in quanto permette di capire l’intenzione di un fotografo che, a volte, potrebbe voler ottenere qualcosa di banale.

Il sesto capitolo affronta il processo creativo, ovvero il percorso obbligatorio per scattare fotografie di qualità consapevolmente e non immagini ricordo per l’album di famiglia. Si affrontano temi quali la ricerca del momento ideale, il giocare d’anticipo, l’esplorazione ed il ritornare in un posto a diverse ore del giorno ed in diversi periodi dell’anno.

La qualità del libro è ottima, la stampa è buona e le dimensioni generose permettono di godere di alcuni scatti davvero eccellenti. Michael Fremman si conferma come l’autore ideale per chi vuole acquistare un libro ben scritto, semplice ed immediato. La scrittura è per tutti e non si trovano tecnicismi, ma solo concetti chiari ed utili. Scrivere questa recensione è stato un piacere, l’occhio del fotografo è un libro che consiglio a chiunque decida di acquistare un ottimo libro di fotografia. Credo che dovrebbe essere come il manuale della fotocamera, una lettura obbligatoria ed un punto di partenza per chiunque.

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