Esporre a destra dell'istogramma, serve davvero?
Analisi e considerazioni sulla teoria dell'esporre a destra in fotografia digitale.
Su quanto sia importante esporre a destra troverete fiumi di parole e molti articoli favorevoli o contrari. Per quanto la nostra non sia una voce poi così autorevole, noi siamo assolutamente convinti che sia una teoria valida. Non fondamentale, leggermente datata, ma quasi sempre corretta. Abbiamo quindi deciso di scrivere questo articolo per analizzare approfonditamente i vantaggi e gli svantaggi di esporre a destra dell'istogramma e cercare di spiegarvi perché siamo quasi completamente d'accordo. Sicuramente aveva senso approfondire quella che era la nostra sensazione con prove pratiche, inoltre andremo ad analizzare alcuni concetti che sono molto importanti per chi vuole avvicinarsi al mondo della fotografia digitale, quindi inziamo.
Premessa importante, che cos'è l'istogramma?
In quasi tutte le fotocamere è possibile visualizzare l'istogramma della fotografia nell'anteprima dello scatto da display,
saperlo leggere è una cosa fondamentale per comprendere cosa significa esporre a destra.
L'istogramma è infatti una rappresentazione grafica della quantità di pixel che compongono l'immagine e della loro rispettiva
"luminosità". Se non avete capito nulla, abbiamo scritto
un
articolo molto più approfondito e semplice da comprendere sull'istogramma, che potete trovare qui.
Esistono due tipi di istogramma, in cui si possono visualizzare tutti i colori separatamente, qui sotto a sinistra, o il valore della luminosità generica, qui sotto a destra. Di solito si tende ad utilizzare quello a destra per semplicità di lettura.
Anche se consigliamo la lettura del tutorial linkato poco sopra, rivediamo velocemente il concetto. Per imparare a leggere un istogramma è sufficiente capire che a sinistra si trovano le zone buie della fotografia, al centro i mezzi toni ed a destra le alte luci. L'altezza del grafico è determinata dal numero di pixel presenti in quella particolare gamma. Di seguito cercherò di spiegarmi meglio sviluppando la stessa fotografia con due esposizioni differenti ed associando ad ognuna di esse il relativo istogramma.
Come potete notare la fotografia più scura ha il grafico spostato verso sinistra ed ha la zona delle alte luci (a destra) competamente vuota, in quanto non ci sono zone chiare nell'immagine.
Per riassumere il concetto all'osso, una fotografia correttamente esposta e contrastata ha un istogramma distibuito in maniera uniforme su tutta l'ampiezza, una fotografia sottoesposta, quindi buia, avrà l'istogramma compresso nella parte sinistra ed una fotografia sovraesposta, ovvero troppo luminosa, avrà un istogramma compresso a destra. Per chiunque volesse approfondire ulteriormente l'argomento, consiglio nuovamemente di leggere il nostro articolo sull'istogramma di Gimp, dove il tema è stato ampiamente discusso.
perché si dovrebbe esposorre a destra?
La tecnica ETTR (Expose To The Right, o esporre a destra per i non anglofoni) è stata introdotta da Michael Reichmann, l'editore di Luminous Landscape, in questo articolo che ha subito riscosso un enorme successo fra gli appassionati di fotografia. C'è però da dire che questa tecnica ha anche molti detrattori i quali, pur non negando la validità dei presupposti teorici, ne mettono talvolta in dubbio i benefici pratici.
Esporre a destra significa dunque che dovremmo impostare la nostra fotocamera in manuale, cercando di mantenere l'istogramma il più spostato possibile verso destra, sulle alte luci, senza comunque bruciarle. Una volta scattato secondo la logica dell'esporre a destra, lo scatto potrebbe risultare troppo luminoso. Dobbiamo ritoccare successivamente il file generato con il nostro software di sviluppo digitale, in modo da riportare luminosità ed il contrasto alle condizioni ideali. Ovviamente tutto questo discorso ha senso solo ed esclusivamente se andiamo ad effettuare uno scatto in RAW. Potete leggere una guida qui se non conoscete il significato dei termini "scattare nel formato RAW". Come già spiegato, è fondamentale non avere nessun clipping delle alte luci, altrimenti andremo a perdere importanti informazioni, come possiamo vedere nell'esempio seguente, dove il clipping delle alte luci è stato evidenziato da una selezione rossa.
L'ispirazione per scrivere questo articolo ci è venuta dall'intervento di rs232, un utente del Forum di zmPHOTO, che ci ha fatto conoscere l'argomento scrivendo:
"Perché mai dovrebbe funzionare questo giochino apparentemente inutile di sovraesporre volutamente la foto sul campo per poi risistemarla in camera chiara? Per rispondere a questa domanda bisognerebbe conoscere qualcosa circa la rappresentazione digitale dei segnali (...) ci basti sapere che i valori di destra dell'istogramma - cioè quelli più vicini al bianco - sono favoriti rispetto a quelli di sinistra e dunque spostare in quella zona l'istogramma significa poter registrare il numero massimo di dettagli mantenendo al minimo il rumore per tutti i valori di ISO. (...) Esponendo a destra si sfrutta meglio la risoluzione del convertitore Analogico/Digitale della fotocamera".
Per riassumere, esporre a destra è un modo per sfruttare al meglio le caratteristiche tecniche dei sensori digitali, che conservano le informazioni in modo più efficiente sulle alte luci piuttosto che sulle ombre. In altre parole, è più efficiente recuperare le luci piuttosto che le ombre, per non compromettere la qualità dell'immagine. Ovviamente a patto che le alte luci non siano bruciate.
Come esporre a destra in pratica?
Partendo dal presupposto che impostare correttamente la fotocamera non è una cosa che si può fare in due secondi, vi consigliamo di utilizzare questa tecnica principalmente nelle
fotografie di panorama o comunque in tutte quelle dove si ha tutto il tempo che serve per regolare l'esposizione senza rischiare di perdere il soggetto o l'attimo.
Non dimenticate che in certi casi è meglio prediligere la velocità di scatto, ed esporre a destra porta inevitabilmente a tempi più lunghi.
Per esporre correttamente a destra è sufficiente impostare la fotocamera in manuale ed impostare i parametri di scatto (tempi e diaframa) in modo che
l'istogramma della fotografia arrivi più a destra possibile, evitando il clipping delle alte luci (vedi sopra). Ovviamente sarà necessario fare alcune prove,
controllando l'istogramma ottenuto di volta in volta.
In condizioni di alto contrasto è probabile che l'istogramma sia talmente pieno che sembrerà impossible applicare questa tecnica, in questo caso l'importante è di utilizzare sempre le alte luci
come riferimento, fermandosi appena prima di bruciarle. Una foto difficile e molto contrastata andrà quindi probabilmente sottoesposta rispetto a quanto indicato dall'esposimetro,
perché vogliamo mantenere l'inizio dell'istogramma il più a destra possibile.
Ovviamente bisogna usare il cervello, non stiamo certo dicendo di esporre correttamente i pochi pixel che rappresentano il sole, ma della scena nel suo insieme, con le dovute eccezioni,
una lampadina accesa o il sole non devono essere considerati come parte dell'istogramma.
Cosa dicono i detrattori?
Dopo aver analizzato la tecnica cerchiamo di capire per quale motivo ci sono anche molte teorie che la ritengono superflua, se non addirittura controproducente. Secondo questo interessante articolo in inglese di ChromaSoft i vantaggi di esporre a destra non esistono, il guadagno di qualità è così trascurabile da non essere nemmeno considerabile.
In caso di forti contrasti, come un cielo sereno con alcune nuvole ed il soggetto in ombra, esporre a destra senza bruciare le alte luci significa comunque trovarsi con le ombre troppo scure, addirittura completamente nere. In questi casi sarebbe molto meglio bruciare un po' le nuvole e cercare di esporre correttamente il soggetto. Questo problema è ancora più visibile sulle fotocamere più economiche o datate, con gamma dinamica più bassa rispetto alle reflex di ultima generazione. Dobbiamo però ricordare che questa tecnica risale a parecchi anni fa, nel frattempo sono stati fatti parecchi passi avanti nel mondo dei sensori.
Come la vedo io sull'esporre a destra?
Per come la vedo io, diventare ossessivi nell'esporre a destra poteva avere senso alcuni anni fa, quando la qualità dei sensori era minore. Con l'evoluzione delle fotocamera, l'aumento della gamma dinamica, la fotografia HDR e gli esposimetri sempre più precisi l'utilizzo dell'esposizione a destra ormai è caduto nel dimenticatoio. Bisogna poi ricordare che ci sono delle situazioni in cui non abbiamo il tempo di metterci a riflettere tranquillamente sulle impostazioni migliori ed è più importante portare a casa lo scatto che impostare la fotocamera a regola d'arte.
Vorrei inoltre dire che per la mia personale esperienza, recuperare le ombre offre risultati qualitativamente più scarsi, ma è praticamente sempre possibile. Cercare di recuperare una luce bruciata invece è molto più difficile. In conclusione posso dire che Esporre a destra oggi ha un'importanza più teorica che pratica. Applicare questa tecnica però ci obbliga a fermarci a riflettere su come impostare al meglio la nostra fotocamera in scatto manuale, leggendo l'istogramma e riuscendo ad impostare l'esposizione corretta, che è cosa buona e giusta, soprattutto se si scatta in formato jpg. Come già accennato in precedenza, se vi abituate a scattare in RAW potrete recuperare almeno 2 stop sia sulle luci che sulle ombre.
Sperando che la guida sull'importanza o meno di esporre a destra sia stata chiara, prima di salutarti ti ricordiamo che puoi leggere tutte le guide fotografiche del sito cliccando qui. In alternativa, è possibile navigare le diverse sezioni del sito dal menù in alto. Se lo ritieni opportuno, puoi darci un piccolo contributo cliccando la pagina ❤Sostienici.