Fotografare la scia delle stelle e guida alle startrails
Alcuni consigli pratici per scattare ottime startrail e su come montarle per un risultato ideale.
In questa guida
vorrei aiutare tutti coloro che si vogliono avventurare nella fotografia digitale alle scie delle stelle
(conosciute anche come startrails).
Per poter comprendere a pieno questo tutorial
è necessario avere una certa familiarità con alcuni termini specifici e
con le impostazioni della vostra macchina fotografica.
Se vi interessano abbiamo anche dei consigli sulle
tecniche per la fotografia digitale notturna più
in generale, qui invece scriverò solo ed esclusivamente della
tecnica per catturare l'effetto scia
delle stelle (startrails) e delle tecniche per ridurre il rumore digitale.
Innanzitutto mi sembra giusto spiegare che non tutte le fotocamere sono
adatte per scattare foto di questo genere.
Mi spiego meglio: le macchine
fotografiche compatte hanno sensori troppo piccoli e rumorosi,
inoltre non permettono di impostare manualmente nessun parametro,
scattano solo in automatico. Questo è un limite insuperabile che
preclude lo scatto notturno.
Molte fotocamere di
fascia media hanno la possibilità di settare le impostazioni in
manuale. A causa dell'elevato
rumore dei sensori troppo piccoli potreste, però, non essere
soddisfatti dei risultatili nelle fotografie
notturne, o in quelle con le stelle
"che fanno la striscia".
In effetti le uniche fotocamere perfette allo scopo sono le reflex digitali,
meglio ancora se full frame. Questo è dovuto a diverse motivazioni: sensori più grandi
(che sono quindi molto meno rumorosi ad alte sensibilità ISO), settaggi
completamente personalizzabili e possibilità di collegare un
telecomando. Siccome il tempo massimo impostabile nella maggior parte
delle reflex è di 30 secondi, l'unico modo per avere aperture maggiori
è tenere premuto il tasto di scatto, ma senza telecomando otterremo
solo foto mosse e crampi alla mano. Più in avanti capiremo
comunque che superare i trenta secondi non è sempre la scelta più
azzeccata.
In questa guida, come si può
capire dal titolo, cercheremo di capire le tecniche da seguire per scattare in notturna e ottenere
l'effetto "strartrail", la scia delle stelle (ne potete
vedere un esempio qui a fianco).
Prima di procedere mi sembra doveroso sottolineare che, se siete
abituati alle pellicole, leggere le seguenti righe vi farà storcere il
naso diverse volte. Molti amanti delle lunghe esposizioni si sentiranno
un po' spaesati da molte delle conclusioni che verranno tratte.
Vi chiedo solo leggere per cercare di capire perché, a mio parere, il
sistema a cui siete abituati non può andare bene.
Esistono due tecniche diverse per affrontare la fotografia digitale
notturna: il primo è strettamente legato alle "vecchie" pellicole,
consiste infatti in uno scatto definito "in Posa B", oppure "in Posa
BULB". In pratica si mette la macchina fotografica su un treppiede, si
collega un telecomando alla fotocamera e si tiene premuto il pulsante
di scatto per diversi minuti (o addirittura diverse ore).
Fintanto che la
vostra reflex ha lo specchio alzato, permette alla luce delle stelle di
entrare, nel frattempo la terra gira (molto più velocemente di quanto
possiate immaginare) permettendo alla volta celeste di lasciare
impresso sul sensore una scia dello
spostamento delle stelle.
Ovviamente maggiori saranno i tempi e la quantità di zoom, maggiore
sarà la lunghezza della scia.
Questo metodo è
ovviamente applicabile anche con le reflex digitali, ma
a mio parere se si superano i 30/60 secondi i risultati saranno
particolarmente poco soddisfacenti.
Nelle fotografie di parecchi minuti potrete notare un "disastro" una
volta che la foto verrà analizzata sul computer al 100% dello zoom. Ci
saranno decine e decine di puntini verdi e rossi e, nella peggiore
delle ipotesi, anche aloni viola ai bordi.
Questo è dovuto al riscaldamento del sensore che crea degli artefatti
detti hot pixel (ne vedete un esempio a fianco). Un altro problema
delle lunghe esposizioni è che sensore delle
fotocamere digitali è costantemente sotto tensione elettrica, nelle
lunghe pose si verifica quindi un fenomeno conosciuto come "dark
current" (corrente di buio). Questo si traduce in un aumento della
luminosità a mano a mano che i tempi si allungano, quindi su una foto
con esposizioni molto lunghe avremo una perdita di contrasto via via
più marcata, il tutto a chiazze. Molti amanti della posa B sono
disposti a tralasciare questo tipo di
problemi o a risolverli con un metodo conosciuto come "dark frame". In
pratica si scatta una foto completamente buia, che presenta tutti i
difetti di cui parlavamo, e la si usa come "maschera" per correggere la
foto difettata. Il sistema ovviamente funziona, ma non risolve il
problema della corrente di buio.
Esiste però un altro metodo di procedere, che personalmente preferisco:
invece di fare una sola foto lunga, si fanno tante foto brevi che poi
vengono montate in post produzione con un programma gratuito chiamato,
per l'appunto, Startrails.
Prima di procedere vorrei aprire una parentesi: Non tutti amano le
fotografie con le stelle strisciate, magari volete ottenere
un'immagine con le stelle ben ferme e con
l'aspetto di puntini come siamo abituati a vederle nella realtà.
Questa guida può andare benissimo anche per questo
risultato. Le differenze sono solo un paio:
- Non dovete scattare una
raffica di foto, ma una sola immagine. Considerate sempre più o meno i
trenta secondi come tempo.
- Usate un'ottica grandangolare, maggiore è il
grandangolo, minore sarà il movimento che le stelle compiranno
all'interno della fotografia nei trenta secondi.
Ora, però, torniamo in tema e parliamo di come ottenere la scia delle stelle:
Si tratta di una tecnica piuttosto semplice, purchè conosciate bene la
vostra fotocamera: Montate la macchina su un treppiede, collegate il
telecomando e scattate una fotografia di 30 secondi con la massima
apertura della focale (non mi piace superare i 30 secondi per non
incorrere nei
problemi visti poco sopra).
Una volta scattato dovrete controllare che l'esposizione sia corretta.
Siccome si tratta di una fotografia
notturna è possibile che l'immagine
risulti buia, in questo caso si procede aumentando la sensibilità Iso
fino ad essere soddisfatti. Ricordate che non deve essere una foto "a
giorno", ma semplicemente devono essere ben distinguibili le stelle
dallo sfondo.
I giorni migliori per fotografare le
stelle sono quelli in cui la luna è assente o molto sottile. Se
volete una bella foto di un cielo stellato
e fuori c'è la luna piena restate pure a casa, la sua luce tende
infatti a cancellare le stelle, rendendo più difficile ottenere buoni
risultati.
Se siete in vena di spese considerate l'acquisto di un obbiettivo molto
luminoso. Personalmente mi sono preso un Canon 50mm F1.8 per 100 euro, con
una spesa piuttosto contenuta avrete un obiettivo davvero luminoso.
Una volta che sarete riusciti ad ottenere una foto che in 30 secondi vi
soddisfa, sarà necessario impostare il tutto per lo scatto:
1) Montate il treppiede e collegate il telecomando.
2) Cercate una fonte di luce ben visibile e molto lontana per aiutarvi
a regolare la messa a fuoco.
3) Fate qualche prova per ottenere l'inquadratura, magari impostate
temporaneamente gli ISO al massimo per non dover aspettare 30"
4) Stringete con forza il treppiede e, in caso di vento, regolatelo con
un'altezza molto bassa per ridurre le vibrazioni. Riabbassate gli ISO.
5) Impostate lo "Scatto continuo" in modo che le foto vengano in
sequenza senza dover premere manualmente ogni 30". *
6) Premete il pulsante del telecomando e bloccatelo.
7) Fate passare il tempo come più vi aggrada.
* È necessario un asterisco sul punto 5: Se la notte è molto calda
dovrete per forza scattare manualmente in modo da far trascorrere
alcuni secondi tra uno scatto e l'altro, per far raffreddare il sensore
ed evitare gli ormai arcinoti problemi dovuti al surriscaldamento.
Ora abbiamo ottenuto una lunga serie di fotografie notturne
che non servono praticamente a nulla. Per procedere avrete bisogno di montare
insieme tutte le immagini, per questo scopo ci avvarremo del
programma chiamato Startrails.
Cliccate qui per andare alla pagina dello sviluppatore oppure
cliccate qui per scaricare direttamente il programma. State tranquilli, il programma è gratuito e non ha
bisogno di installazioni (è un eseguibile).
Se non volete usare Startrails
potrete sempre fare il lavoro a mano, incollando le
varie foto una sopra l'altra con Gimp in modalità "Solo Toni Chiari",
ma voglio vedervi a incollare decine di foto a mano...
Per procedere comodamente copiamo tutte le foto della sequenza in una
cartella dove meglio credete e apriamo il programma.
L'interfaccia è a dir poco banale, ma vediamo comunque di fare un piccolo tutorial per Startrails:
Questa è l'interfaccia che avremo davanti, per aprire le foto è sufficiente premere il tasto e selezionare tutte le foto che ci interessano, alla fine vi apparirà in alto a sinistra la lista delle foto aperte, a questo punto non serve fare altro che premere il tasto e aspettare che la barra verde in basso arrivi alla fine; una cosa strana è che non appare nessun avviso a lavoro terminato, in ogni caso quando la barra è alla fine dovrete salvare la foto in questo modo:
Ed ecco che il gioco è fatto... o quasi... Noterete infatti una cosa un
po' strana, ovvero che le stelle sono tratteggiate (come nell'esempio
qui a fianco), per risolvere il problema è necessario editare tutto con un software di fotoritocco
(ad esempio Gimp), duplicare il livello e spostarlo di qualche pixel, fondendolo in
modalità "Solo toni chiari" se le striscie sono
parallele.
Se invece abbiamo le
stelle che girano intorno ad un punto, sarà necessario duplicare e poi
ruotare leggermente l'immagine, scegliendo come centro di rotazione lo stesso
delle stelle.
Siccome viene dato per scontato che abbiate una
buona conoscenza di Gimp, o che almeno abbiate letto le guide della sezione "Guide Gimp",
credo che non ci sia bisogno di approfondire
ulteriormente il discorso perché ormai sarete perfettamente in grado di
capire quello che intendo dire :)
Un ultimo problema che potrebbe presentarsi
è l'inquinamento luminoso: spesso e volentieri il cielo avrà una
dominante di colore non sempre piacevole.
Qui nelle Dolomiti, praticamente dietro ad ogni montagna c'è un paese.
Questo fatto mi rende il cielo praticamente sempre troppo rosso. Ci
sono
diverse soluzioni a questo problema, eccone alcune:
- Optate per una foto in
Bianco e Nero.
- Lasciate il colore originale; anche se non piace è comunque il colore
vero.
- Modificate il bilanciamento
del bianco.
- Utilizzate la Ruota
Colore per trasformare il rosso in un blu o un
viola.
- Create un nuovo livello del colore desiderato e incollatelo in
modalità di fusione "Colore".
Sperando che la guida per fotografare la scia delle stelle (startrail) sia stata chiara, prima di salutarti ti ricordiamo che puoi leggere tutte le nostre guide sulla tecnica fotografica in generale cliccando qui. In alternativa, è possibile navigare le diverse sezioni del sito dal menù in alto. Se lo ritieni opportuno, puoi darci un piccolo contributo cliccando la pagina ❤Sostienici.