La regola dei terzi nella composizione fotografica
A cosa serve la griglia nella fotocamera? Per seguire la regola dei terzi nella composizione fotografica.
La regola dei terzi è alla base della corretta inquadratura fotografica. Riassumendo al massimo la regola dei terzi è molto semplice: per ottenere una fotografia correttamente bilanciata, il soggetto non dovrebbe (quasi) mai essere inquadrato al centro dell'immagine, oppure troppo vicino ai margini.
Forse vi è capitato, utilizzando la vostra fotocamera, di trovare una griglia come quella nell'immagine qui sopra a destra. Con la lettura di questa guida riuscirete a capite a cosa serve: per una corretta composizione fotografia, infatti si dovrebbe sempre cercare di inserire il soggetto, o il punto di maggior interesse, su una delle intersezioni della griglia (sui punti segnati dai numeri dall'1 al 4), ecco, questo è il significato di rispettare la regola dei terzi.
Questa "regola aurea", infatti, determina la posizione del soggetto su una delle quattro linee che compongono la griglia qui sopra. Non importa che stiate fotografando un paesaggio, un cane o la vostra famiglia: la regola vale praticamente sempre!
Perché la regola dei terzi è così importante?
Partiamo da una semplice premessa: spesso posizionare il soggetto al centro di una fotografia rende il risultato statico e noioso. Ogni immagine ha infatti quattro punti di forza (i numeri 1, 2, 3 e 4 nell'immagine qui sopra, gli stessi di cui parlavamo poco sopra) che dovrebbero essere utilizzati per posizionare una o più parti interessanti della fotografia, in modo da inquadrare correttamente la scena.
C'è un motivo per cui questa regola funziona così bene: il cervello umano, elaborando un immagine, cerca sempre qualcosa da cui partire, solitamente l'osservatore inizia concentrandosi sul punto 1, spostandosi poi sul punto 2, quindi sul 3 ed infine sul 4. La regola dei terzi vale in questo modo in tutto il mondo occidentale, dove la lettura avviene da sinistra a destra. Paradossalmente un arabo che non ha contatti con il mondo occidentale, abituato a leggere partendo da destra, osserverà la fotografia da destra verso sinistra (nell'ordine 2, 1, 4, 3).
Secondo la regola dei terzi, nella fotografia panoramica, la linea dell'orizzonte dovrebbe quindi passare attraverso i punti 1 e 2 oppure attraverso i punti 3 e 4. Nel caso in cui i due terzi interessanti dell'inquadratura fossero il cielo, l'orizzonte seguirà la linea bassa, in modo di dare maggiore importanza alle nuvole. Nel caso in cui il cielo sia poco interessante, il cielo andrebbe posizionato a riempire solo il terzo superiore, così da concentrare l'attenzione sul terreno. Posizionare l'orizzonte al di fuori delle linee di forza creerebbe un immagine virtualmente sbilanciata... In entrambi i casi potete vedere che due terzi della foto vanno dedicati al soggetto a cui vogliamo dare maggior peso, da questo il nome regola dei terzi.
Nella foto di sinistra il cielo sovrasta la montagna, attirando su di sè l'attenzione,
a destra il cielo è stato considerato un elemento di secondo piano, per fare in modo che l'attenzione
ricada sul bosco sottostante. In entrambi i casi la regola dei terzi si rivela efficace.
Se il soggetto della fotografia è verticale, vale la stessa regola dell'orizzonte, applicata però alle linee "corte".
La regola dei terzi nel ritratto
Anche se dobbiamo fotografare una persona cerchiamo di rispettare la regola dei terzi, evitando di posizionarla al centro dell'immagine, ma preferendo una delle linee verticali di forza, con il corpo leggermente orientato verso la parte più "larga" dell'immagine, come nelle foto di esempio qui sotto. Nelle fotografie di profilo, questa regola è ancor più importante. Per creare dinamismo, infatti, è necessario lasciare libera la parte di immagine in cui il nostro cervello presume che il soggetto sia coinvolto, quindi dovrebbe essere lasciata libera la direzione in cui punta lo sguardo del soggetto, come nel secondo esempio qui sotto.
Eccezioni alla regola dei terzi
Nel caso di fotografie simmetriche, la regola dei terzi viene parzialmente ignorata a favore della perfetta simmetria. Le fotografie qui di seguito perderebbe il suo fascino se i soggetti fossero fuori dal centro. È da notare il fatto che in questo caso viene preferito il formato di ritaglio quadrato, in modo da cercare di attirare lo sguardo verso il centro dell'immagine, quindi, pur trattandosi di "un'infrazione" della regola dei terzi, è comunque motivata dal tentativo di spostare l'attenzione dai "quattro punti di interesse" ad un solo punto al centro del fotogramma.
Le sezioni auree
Oltre alla regola dei terzi esiste una seconda tecnica per comporre fotografie, la famosa Spirale Aurea (o il rettangolo aureo) e le conseguenti Sezioni Auree.
Questa proporzione si dice sia particolarmente piacevole, in quanto è spesso presente in natura e sembra aver condizionato la storia dell'arte per centinaia di anni.
I suoi seguaci sostengono che questa regola venisse applicata già nell'epoca classica, in quanto anche il Partenone sembra essere stato edificato seguendo i rapporti del rettangolo aureo.
La spirale aurea è calcolata secondo la proporzione divina del numero di Fibonacci 1,61803398... ed è molto simile alla regola dei terzi, anche se cambia leggermente la posizione dei punti di forza.
Alcuni detrattori ritengono che la proporzione aurea che molti vedono nelle opere d'arte sia in realtà una forzatura, nella quale si cerca di autoconvincersi e cercare di inserire
una regola anche dove non è presente. Senza entrare nel vivo della discussione, cerchiamo di capire le differenze tra la regola dei terzi e le proporzioni auree.
Se l'argomento vi dovesse interessare e volete approfondire, potete leggere
questa serie di quattro interessanti articoli scritti dal club fotografia, dove l'argomento viene sviscerato da tutti i punti di vista.
La spirale aurea in composizione
Alcuni fotografi ritengono che per scattare una fotografia armonica e bel bilanciata, il soggetto dovrebbe seguire in qualche modo la spirale aurea. Di questa teoria troverete diversi esempi su internet, come quelli che vedete qui sotto. Non c'è dubbio che si tratta di fotografie molto interessanti, ma riteniamo che per ottenere un risultato come nella prima fotografia sia necessaria una bella dose di preparativi e ragionamenti prima dello scatto, nulla di applicabile nel caso di una foto che non sia studiata nei minimi dettagli. Anche il secondo caso è sicuramente interessante, ma se andiamo ad analizzare nel dettaglio, si tratta comunque di un soggetto posizionato esattamente sulla linea del "terzo" di destra, quindi poco distante da una comunissima foto che rispetta la normale regola dei terzi.
Il rettangolo aureo e le sezioni auree
Riteniamo inoltre che fotografare tenendo a mente la forma che una spirale aurea (in ogni sua direzione) avrebbe sulla nostra fotografia sia decisamente meno immediato che immaginare delle semplici righe che tagliano l'immagine,
valutiamo quindi una soluzione alternativa che permette di velocizzare di molto lo scatto, mantenendo però validi alcuni canoni aurei.
Utilizzando il rettangolo aureo come proporzione andiamo a dividere l'immagine in tre terzi, dove il terzo centrale è più piccolo. La proporzione del terzo centrale è data proprio dalla proporzione divina del
numero di Fibonacci 1,61803398..., quindi i due terzi laterali sono grandi esattamente 1,62 volte più di quello centrale. Nell'immagine di esempio potete vedere più chiaramente di che cosa si tratta.
Ovviamente lo stesso rapporto deve essere utilizzato anche per i tre terzi verticali.
La differenza non è molta, ma permette di avere un po' di margine nella composizione di fotografie molto panoramiche. Se per esempio scattare con un grandangolo spinto (tipo un 16mm) sarà molto più semplice comporre una fotografia rispettando le proporzioni auree che la regola dei terzi. Ricordatevi di questa soluzione quando non riuscite a trovare un taglio efficace.
Rompere la regola dei terzi
Come per ogni regola, adesso parliamo delle eccezioni. Non sempre i terzi devono essere applicati come una legge assoluta: nella fotografia macro di un fiore perdono assolutamente valore in quanto si cerca di mettere il soggetto al centro dell'immagine per attirare al massimo l'attenzione. In alcune fotografie il soggetto potrebbe essere addirittura relegato agli angoli dell'immagine, attenzione però a giustificare le vostre scelte, altrimenti l'immagine potrebbe risultare "sbagliata". Un'ultima eccezione è la fotografia di un lago. Nel caso in cui ci siano dei riflessi nell'acqua, è buona norma mettere l'orizzonte al centro della fotografia, per dare maggior valore allo specchio d'acqua ed alla simmetria.
Esistono anche dei detrattori abbastanza arrabbiati con la regola dei terzi e la regola aurea, i quali sostengono (forse a ragione) che applicare delle regole scritte in fotografia è semplicemente un modo per imporre pesanti ed inutili limitazioni nella composizione. La domanda provocatoria che fanno è: quante immagini stupende funzionano proprio perché non seguono la regola dei terzi? La risposta è sulla pagina Flickr "Breaking the Rule of Thirds" da cui ho preso le fotografie di seguito.
Io cosa ne penso? Credo che come sempre, prima di pensare a rompere le regole sia meglio imparare a rispettarle. Molti bravi artisti hanno inventato qualcosa di nuovo, ma davvero pochi sono diventati famosi senza prima aver imparato come fare il loro "lavoro" con un po' di sano apprendistato.
Sperando che la guida sulla regola dei terzi in fotografia sia stata chiara, prima di salutarti ti ricordiamo che puoi leggere tutti i nostri tutorial sulla fotografia cliccando qui. In alternativa, è possibile navigare le diverse sezioni del sito dal menù in alto. Se lo ritieni opportuno, puoi darci un piccolo contributo cliccando la pagina ❤Sostienici.