Teoria e psicologia del colore in fotografia
Uno studio sui colori in fotografia per imparare a gestire i colori nella composizione fotografica
Lo studio del colore in fotografia spesso viene trascurato dagli aspiranti fotografi, in quanto è un argomento poco discusso, specialmente nell'ambiente della stampa specializzata. Io per primo ho trovato un accenno a questo tema solo leggendo il libro di Micheal Freeman "L'occhio del fotografo", di cui ho scritto una recensione, e che ritengo una lettura fondamentale per chi si avvicina a questo mondo. Dopo aver passato molto tempo in cerca di un articolo approfondito sul colore in fotografia senza ottenere risultati, ho pensato di rivolgermi al mondo della pittura, dove il colore è sempre stato un tema fondamentale.
I pittori infatti possono creare i colori, mentre i fotografi, per la maggior parte, li trovano. Lo studio del colore, tuttavia, serve molto anche a chi scatta fotografie: conoscendone le basi si può capire meglio perché alcune immagini funzionano e altre no. Non fatevi ingannare dalla prima parte della guida, che sembra un po' banale, proseguendo nella lettura tratteremo anche temi abbastanza avanzati, come l'equilibrio tra i colori, gli accostamenti tra tinte contigue ed il contrasto di quantità. In questa guida ho cercato di riassumere i punti fondamentali che ho trovato nei miei studi, con l'intenzione di scrivere un articolo più completo possibile sull'argomento, che possa servire di promemoria a voi e a me. Ho utilizzato principalmente materiale trovato su internet e sui miei libri del liceo artistico.
Innanzitutto cerchiamo di capire quali sono le sensazioni che i vari colori suscitano nell'osservatore e come queste tinte possano essere utilizzate per trasmettere una particolare emozione. Gran parte del materiale di questa guida è tratta dagli interessanti articoli di cultor.org, un sito molto completo che si occupa di promuovere la cultura. Vi consiglio di dare un'occhiata specialmente agli articoli sulla fotografia, che per i nostri visitatori sono forse i più interessanti.
Il colore agisce sull'osservatore in due livelli, quello culturale e quello inconscio. Mentre tutte le sensazioni culturali sono legate alla cultura e quindi soggettive, quelle inconsce sono legate alla parte più animale del nostro cervello e sono oggettive. In questo articolo analizzeremo principalmente le emozioni inconsce, per poter scegliere con maggiore consapevolezza i colori da utilizzare nelle nostre fotografie.
Il metodo usato per la classificazione è quello pittorico, ovvero quello che si ottiene mescolando tempere di colore diverso (per chi volesse approfondire, la sintesi sottrattiva di pigmenti colorati).
Colori primari (semplici)
Rosso:
Il rosso è il colore della passione, ma anche quello del pericolo. É il colore che più di tutti catturare l'attenzione dell'osservatore. Si tratta di un colore da utilizzare
se si cerca di dare alla fotografia dinamismo e forza. A livello inconscio il rosso ricorda la frutta e il cibo, ma anche il sangue. In fotografia è utile se vogliamo attirare
l'attenzione su un particolare o se vogliamo risaltare in mezzo ad altre immagini. Il rosso è un colore caldo ed ha come complementare il verde.
Giallo:
Il giallo è il colore dell'allegria, ma anche quello degli animali velenosi. Ricorda la luce del sole ed attira l'attenzione dell'osservatore. Tende a suscitare emozioni
simili a quelle del rosso, ma in modo meno invadente. In fotografia lasciare una dominante di giallo permette di scaldare la luce, mentre un dettaglio giallo catturerà
l'attenzione dell'osservatore. Il giallo è un colore caldo ed ha come complementare il viola.
Blu:
Il blu è il colore del cielo sereno, della pace e della quiete. Istintivamente ispira fiducia e sicurezza, a livello inconscio ci ricorda il buon tempo e l'acqua, quindi
situazioni in cui la nostra vita non è in pericolo, anzi, è sicura e confortevole. In fotografia ispira la pace, è quindi consigliabile utilizzarlo in scatti panoramici,
che vogliono rilassare l'osservatore. Il blu è un colore freddo ed ha come complementare l'arancione.
Bianco:
Il bianco è il colore della purezza e della pulizia, istintivamente ricorda l'innocenza e l'ordine. É il colore della luce pura, ma anche l'assenza di tutti i colori.
É indicato quando si vuole dare risalto alle forme. In fotografia è molto indicato per gli scatti a neonati o nei ritratti femminili, solitamente sovraesposti. Colore neutro,
si abbina bene con tinte scure e brillanti. Da usare con attenzione abbinato con tonalità chiare, poiché non sempre riesce a esaltarle come dovrebbe.
Nero:
Il nero è il colore dell'autorità, ma anche quello del mistero. Istintivamente ci ricorda la notte e l'assenza di luce. Si usa di solito in abbinamento a fotografie in
chiave bassa, molto buie o negli scatti notturni. Uno sfondo nero permette di concentrare l'attenzione sul soggetto illuminato. É molto indicato per risaltare le forme
e per dare un senso mistero ed eleganza ad una fotografia. Colore neutro, si abbina bene con tutti i colori.
Colori secondari (composti)
Verde:
Il verde è il colore della natura e della fertilità, inconsciamente ricorda la vegetazione, quindi la vita e il benessere. É il colore più rilassante dello spettro,
in fotografia viene usato principalmente per dare un senso di naturalezza ad uno sfondo o un panorama, è quasi sempre presente nella fotografia naturalistica. Colore
freddo, ha come complementare il rosso.
Arancione:
Il Colore dell’energia e dell’ospitalità. Simboleggia attenzione, ricerca e studio. Psicologicamente ricorda il fuoco e la lussuria. In fotografia è il colore dei tramonti,
ma anche dell'autunno. É una tonalità che non passa inosservata, così come il giallo e il rosso attira l'attenzione dell'osservatore e catalizza lo sguardo su alcuni
particolari. Colore caldo, ha come complementare il blu.
Viola:
É il colore dell'equilibrio, della ricchezza e della temperanza. In fotografia il viola raramente è il colore principale di un’immagine, salvo nella fotografia di fiori o
in alcune sfumature del cielo durante il tramonto o il crepuscolo. Attenzione poiché è una tinta rara in natura, quindi una dominante viola sulle fotografie spesso può
apparire artificiale. Colore freddo, ha come complementare il giallo.
Marrone:
É un colore che ricorda l'armonia e la genuinità. É il colore della terra fertile, del legno e del fango, quindi ricorda la natura nel senso più vero del termine.
Il marrone chiaro psicologicamente ispira alla genuinità, mentre il marrone scuro può anche essere triste e malinconico. In fotografia è un colore spesso presente,
sia nei toni dell'incarnato che del terreno. Attenzione a non saturarlo troppo, per evitare che assuma delle tonalità rossastre, che lo renderebbero innaturale.
Grigio:
Il grigio è il colore della neutralità e della solidità, inconsciamente ricorda la roccia, le nuvole, la pioggia. In fotografia, le gradazioni di grigio sono utilizzate
nella fotografia in bianco e nero. Permette di evitare le distrazioni date dal colore e porta l'attenzione dell'osservatore sulle forme. Negli scatti panoramici può dare
un senso di malinconia, dovuta all'associazione con il maltempo.
I colori complementari e le associazioni
Una volta analizzati i principali colori, vediamo di capire come funzionano le associazioni tra le varie tinte. Se osservate una ruota colori, potete notare al centro i
colori primari ed all'esterno i colori secondari. Per ottenere un'associazione di colori efficace, sarebbe sempre meglio abbinare un colore al suo complementare (che è
la somma dei due primari restanti). I colori complementari sono Rosso-Verde, Giallo-Viola e Blu-Arancione
Quando due colori complementari vengono combinati, questi si potenziano a vicenda per un processo chiamato di contrasto simultaneo. Ma come bilanciare
correttamente due tinte complementari?
Quando vogliamo bilanciare due colori complementari in fotografia, dobbiamo considerare che ogni tinta ha un suo "peso visuale" e che questo andrebbe correttamente
bilanciato tra le due tonalità. Quando in una composizione troviamo un colore che domina rispetto all'altro, significa che questa proporzione non è stata correttamente
rispettata e sarebbe da rivedere il taglio dell'immagine.
Come potete vedere dalla foto di seguito, il rosso ed il verde hanno una proporzione del 50%, mentre nel caso del
giallo con il viola o dell'arancione con il blu bisogna lasciare maggior spazio al colore più freddo, con una proporzione di circa 20/80 tra giallo e viola e 30/70
tra arancione e blu. Con queste proporzioni ogni colore esprime il massimo del suo potenziale.
Queste informazioni sono un po' difficili da mettere in pratica in fotografia, ma è utile ricordare che se in una composizione fotografica una piccola macchia chiara entra in contrasto con una grande superficie scura, immediatamente tutta la fotografia assume una maggior profondità. Il colore in minoranza, trovandosi sminuito, si "difende" apparendo più luminoso rispetto a quando è presente in quantità maggiore. Ricordatevi quindi, se avete un dettaglio in forte contrasto, di tenere l'inquadratura larga, in modo da lasciare lo spazio necessario al colore per esprimersi.
Ma cosa fare se le tinte sono tutte simili tra loro? In questo caso non si tratta di creare un contrasto, ma di accostare di colori contigui. Tra i vari esempi di tinte simili ci sono il blu con il verde negli scatti panoramici o il rosso con l'arancione negli scatti autunnali. In questo caso ci viene in aiuto la tabella dei rapporti cromatici quantitativi fra colori primari e secondari. In questo disco possiamo vedere il rapporto che dovremmo lasciare tra le varie tinte in caso di colori simili.
Seguendo questo schema si avrà una perfetta armonia, che genererà nell’osservatore un senso di tranquillità ed equilibrio. Ma come possiamo usare queste proporzioni in fotografia? Come già accennato in precedenza, non è possibile osservare schemi così precisi quando ci troviamo ad inquadrare una scena. Osservando il grafico, possiamo comunque cercare di rispettare il più possibile queste proporzioni in fase di composizione. Ricordatevi comunque che un'immagine composta da colori molto simili tra loro non deve puntare sul contrasto, quanto sull'armonia. Nell'immagine di seguito è possibile vedere un esempio di accostamento tra tinte contigue, che genera rilassamento.
Ma come dobbiamo comportarci nel caso di fotografie monocromatiche? Nelle immagini composte da un solo colore, vale la stessa regola del bianco e nero. Per scongiurare il rischio che l'immagine appaia noiosa, bisogna esaltare le geometrie e le texture. Potete vedere un esempio nella fotografia di seguito, dove è stato inquadrato un piccolo insetto verde, appoggiato su una foglia verde inquadrato con uno sfondo verde.
Colori caldi e freddi
L'ultimo punto teorico che andremo ad analizzare sono i colori caldi ed i colori freddi, per poi concludere la guida con qualche consiglio pratico.
I colori si suddividono in caldi e freddi
in base alle sensazioni di calore che creano nell'osservatore. I colori caldi sono il rosso, l'arancione e il giallo. I colori freddi sono il blu, il verde e il viola. Nello schema di seguito
potete vedere una suddivisione più completa:
I pittori sono dei maestri nell'utilizzo della temperatura del colore per suscitare emozioni. Leonardo da Vinci per primo ha scoperto che i toni freddi tendono ad allontanarsi rispetto all'osservatore,
mentre i colori caldi tendo ad avvicinarsi. Questo fenomeno è conosciuto come Prospettiva Atmosferica e può essere molto utile per dare una maggior profondità ai nostri scatti.
Inoltre, quando sono accostati due colori complementari, quello che attira maggiormente l’attenzione, di solito, è il colore più caldo.
Queste informazioni sono molto utili per la composizione di fotografie, in quanto ci permettono di aumentare la sensazione di profondità o di spostare l'attenzione dell'osservatore su un particolare soggetto. Ovviamente sarà più semplice utilizzare queste tecniche nella fotografia in studio, ma con un sapiente fotoritocco e l'utilizzo del bilanciamento colore è possibile alterare le tinte dell'immagine per avvicinarsi maggiormente alle nostre esigenze, ad esempio applicando una leggera dominante blu allo sfondo remoto di un panorama.
Come usare queste informazioni in fotografia
Sicuramente molti di voi staranno pensando che questa guida è in buona parte inutile, in quanto nella fotografia è il soggetto che determina il colore e non il contrario. Nonostante questa affermazione sia in parte corretta, è anche vero che il fotografo, entro certi limiti, può decidere quali colori includere e quali escludere da una scena, cambiando l’inquadratura. Lo stesso panorama, inoltre, avrà dei colori diversi e susciterà delle emozioni differenti in base al momento del giorno o dell'anno in cui viene inquadrato. Nell'immagine di esempio potete vedere due diverse fotografie delle Tre Cime di Lavaredo scattate in diversi momenti del giorno e dell'anno. Vi prego di soffermarvi sulle emozioni che vi suscitano, prima di proseguire con la lettura.
Nella prima immagine i toni principali sono il grigio, l'azzurro ed il verde. La fotografia dovrebbe suscitare pace, quiete, benessere e solidità. Il secondo scatto invece ha come tonalità principali l'arancione, il marrone ed una leggera spruzzata di azzurro. La fotografia dovrebbe suscitare energia, ma anche genuinità. Il secondo scatto inoltre è basato su tinte calde, dovrebbe quindi dare anche un senso di maggior calore. Vi risulta?
Da questo esempio possiamo capire che il fotografo dovrebbe conoscere qualche elemento di teoria dei colori, visto che l’effetto della fotografia sull’osservatore dipende anche in buona misura dai colori presenti sull’immagine e dal loro accostamento. Solo perché il colore è ovunque, non significa che non si debba prestare attenzione a come influisce sulle nostre immagini.
Come conclusione vorrei proporvi questa foto, che è il perfetto riassunto della guida nella sua interezza. I toni caldi in primo piano e lo sfondo tendente al blu aumentano di molto il senso di prospettiva ed i vari colori sono tra loro correttamente proporzionati. Devo ammettere che questa fotografia mi è sempre piaciuta in maniera particolare, ben prima di scrivere questo articolo, ma finalmente ho un elemento in più per capire il perché.
Sperando che l'analisi sui colori in fotografia sia stata chiara, prima di salutarti ti ricordiamo che puoi leggere le nostre guide sulla fotografia e sulla tecnica fotografica cliccando qui. In alternativa, è possibile navigare le diverse sezioni del sito dal menù in alto. Se lo ritieni opportuno, puoi darci un piccolo contributo cliccando la pagina ❤Sostienici.